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Progetti

90 anni ISS

Le tappe dei 90 anni di storia ISS

Il 21 aprile 1934 inaugurazione ufficiale. Il nuovo Istituto di Sanità pubblica rimase alle dipendenze della Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno fino al 1959, già in pieno dopoguerra, quando passò al neo-istituito Ministero della Sanità. Le principali attività dell’Istituto nei sui primi anni di vita riguardavano la microbiologia per il controllo delle malattie infettive, la fisica sanitaria e il controllo delle sostanze radioattive, la chimica, principalmente per il controllo degli alimenti, e la malariologia. Nel corso degli anni vennero messe a punto strategie sempre più efficaci per la lotta agli insetti vettori della malattia che portarono ad una netta diminuzione dei casi di malaria soprattutto grazie all'impiego del DDT (di cui ancora non si conosceva la pericolosità). Nel 1971 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarò l’Italia Paese completamente libero dalla malaria.

Dal 1935 al 1961 Sotto la direzione di Domenico Marotta lavorarono in Istituto ben 4 premi Nobel, 2 dei quali, Ernst Boris Chain e Daniel Bovet vennero chiamati appositamente da lui per assumere incarichi che garantirono all'Istituto una grandissima visibilità internazionale

1973 l’Istituto è in prima linea nel contrasto all’epidemia di colera a Napoli

10 luglio 1976 Esperti dell’Istituto sono tra i primi a intervenire in occasione del disastro di Seveso

23 novembre 1980 dopo il terremoto dell’Irpinia l’ISS elabora un piano per superare le emergenze sanitarie e interviene sul campo con i propri esperti

26 aprile 1986 dopo il disastro di Chernobyl l’ISS valuta i dati sulla contaminazione sul territorio italiano

1990-2000 Sono gli anni dei progetti di ricerca per la lotta all’AIDS, coordinati dall’ISS con importanti finanziamenti del Ministero della Salute, che hanno visto storie di successo nella partecipazione a sperimentazioni cliniche sui nuovi farmaci antiretrovirali

2000-2010 ricordiamo l’impegno per contrastare la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome), l’influenza aviaria, la malattia di Creutzfeldt-Jacob (la cosiddetta mucca pazza). In questo stesso periodo viene rafforzato il ruolo dell’ISS nell'ambito delle reti epidemiologiche, che consentono di monitorare i diversi aspetti della sanità, dallo studio di virus e batteri, alle malattie infettive emergenti e riemergenti, ai fattori di rischio ambientali per la tutela dei cittadini e dei lavoratori (pensiamo ad alle sorgenti elettromagnetiche o alle esposizioni  ad amianto)

2020 l'emergenza pandemica ha visto in prima linea l'Istituto, il monitoraggio dell'infezione da SARS-CoV-2, per cui è stato messo a punto dall'Ente uno specifico sistema di sorveglianza, in collaborazione con le Regioni, oltre a elaborare protocolli di contenimento dell'epidemia nei diversi ambiti sociali e sanitari

2022 il progetto ‘Sea Care’, in collaborazione con la Marina Militare, testimonia l’attenzione dell’Istituto per la salvaguardia della salute in un’ottica ‘One Health’

 

E' possibile consultare l'archivio fotografico dell'Iss all'indirizzo https://arch.iss.it/ .

 


 



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