Il secondo monitoraggio condotto dall’OSNAMI, riguardante i dati relativi agli anni 2015–2019, è stato realizzato su 3976 bambini in età scolare (11-13 anni) e residenti in 9 Regioni rappresentative del Nord, Centro e Sud Italia (Figura 1).
Figura 1. Regioni studiate per la valutazione dello stato nutrizionale iodico in Italia nel periodo 2015-2019
Consumo di sale iodato
I risultati ottenuti dimostrano come nel nostro Paese il sale iodato sia attualmente usato dal 63% delle famiglie dei bambini reclutati per lo studio, con un range che va dal 49% al 79% nelle diverse regioni e nei diversi periodi in cui sono stati rilevati i dati (50-56% nel 2015; 63-79% nel periodo 2016-2019). Questo dato è coerente con i risultati del sistema di sorveglianza PASSI, anch'esso coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie sistematicamente informazioni sulla consapevolezza delle persone e sull'attenzione degli operatori sanitari rispetto al consumo di sale nella popolazione italiana adulta (18-69 anni). Dai dati raccolti nel quadriennio 2016-2019 è risultato che il 71.5% delle oltre 130.000 persone intervistate fa uso di sale iodato, percentuale vicina all’85-90% raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché un programma di prevenzione risulti robusto e consolidato nel tempo. Inoltre, il consumo di sale iodato veniva riferito dal 67% degli intervistati nel 2015 ed è aumentato al 74% nel 2019. Infine, c’è una quota della popolazione che riferisce di non usarlo mai (25%) e una porzione, poco superiore al 3%, che riferisce di non sapere cosa sia il sale iodato (https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sale ).
Un altro dato importante emerso dalla seconda sorveglianza OSNAMI è quello relativo all'utilizzo del sale iodato nelle mense scolastiche. Da un rilevamento eseguito nel 2017 è risultato infatti, che in Italia il 78% delle mense scolastiche fa uso di sale iodato, con punte superiori al 90% a Bolzano, Sicilia e Toscana (Figura 2).
Figura 2. % di mense scolastiche in cui viene utilizzato il sale iodato, rilevamento 2017
Valori mediani di ioduria
I dati raccolti mostrano un valore nazionale mediano di ioduria indicativo di iodosufficienza (124 mg/L; range 112-144 mg/L) senza differenze significative tra aree rurali e urbane (130 μg/L e 120 μg/L, rispettivamente) suggerendo una maggiore omogeneità dello stato nutrizionale iodico sul territorio rispetto al passato (Tabella 1).
Tabella 1. Valori mediani nazionali di ioduria
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TOTALE
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AREE URBANE |
AREE RURALI |
IODURIA mg/L
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124
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120 |
130 |
Il Report completo dal titolo "MONITORAGGIO DELLA IODOPOROFILASSI IN ITALIA. Dati 2015-2019". A cura di Antonella Olivieri, Simona De Angelis. 2021, Rapporti ISTISAN 21/6 vii, 147 p. è disponibile al link: https://www.iss.it/documents/20126/0/21-6+web.pdf/d0415472-4447-e7ed-aa40-409786ab75fc?t=1622553908431