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Indietro Giornata mondiale del libro, i consigli di lettura del presidente Rocco Bellantone

In occasione della Giornata Mondiale del Libro pubblichiamo cinque consigli per la lettura scelti dal presidente dell'Iss Rocco Bellantone. 

 

Rebecca Skloot
La vita immortale di Henrietta Lacks (Adelphi)

Chi opera in campo biomedico conosce bene la sigla HeLa, che denota una linea cellulare di vitale importanza nelle ricerche sul cancro e su molte altre malattie: cellule speciali, tanto resistenti da essere praticamente immortali, vendute e comprate da decenni nei laboratori di tutto il mondo. Ma quelle quattro lettere racchiudono anche una storia perturbante, emblematica – e soprattutto una persona in carne e ossa. Henrietta Lacks lavorava nei campi di tabacco della Virginia, così come i suoi antenati schiavi. Quando morì per un tumore, nel 1951, i medici, senza preoccuparsi di chiedere alcun consenso, prelevarono un campione dei suoi tessuti. Sarebbero passati vent’anni prima che i familiari scoprissero una verità non meno incredibile che traumatizzante: Henrietta era ‘immortale’, e dalle sue cellule si era sviluppata un’industria miliardaria.

 
Sir Arthur Conan Doyle
La lampada rossa. Storie di medici e di medicina (Passigli editore) 

Non tutti sanno che Sir Arthur Conan Doyle, il grande inventore del moderno romanzo poliziesco e creatore di Sherlock Holmes, ha studiato medicina e ha praticato la professione per quindici anni come medico di bordo, prima di una baleniera e poi di un piroscafo, e infine con un suo ambulatorio con l'insegna della lampada rossa che in Inghilterra allora identificava gli ambulatori medici. Pubblicati nel 1894, questi racconti sono prima di tutto un atto di amore non tanto verso la medicina quanto verso ciò che la figura del medico rappresenta, e soprattutto rappresentava nei tempi passati.


Olivia Campbell
Le ragazze in camice bianco
Come le prime donne medico hanno rivoluzionato la medicina (Aboca Edizioni)

Ai primi dell’Ottocento, moltissime donne morivano di malattie curabili perché si rifiutavano di sottoporsi alle visite mediche dato che queste erano eseguite esclusivamente da dottori di sesso maschile ed erano spesso umilianti o persino dolorose. A quel tempo, inoltre, le donne erano terrorizzate dal pensiero di essere giudicate malate e di vedersi così precludere la possibilità di trovare marito, lavoro, o di entrare in società. Spinte dalle loro storie personali di perdita e frustrazione causate da cure mediche inadeguate, Elizabeth Blackwell, Elizabeth Garrett Anderson e Sophia Jex-Blake hanno cominciato a battersi perché le donne potessero accedere a un trattamento dignitoso ed equo e trovare il loro spazio all’interno del mondo della medicina che allora era esclusivamente in mano agli uomini.

 

Stefano Vicari

Adolescenti interrotti Intercettare il disagio prima che sia tardi (Feltrinelli, 2025)

Da sempre ci ripetiamo che l’adolescenza è un’età critica, ma ci sentiamo confortati all’idea che sia solo una fase di passaggio da sopportare e supportare, quindi destinata a finire e a consegnarci individui maturi e pronti alla vita adulta. E se invece non fosse così? Se la famosa crisi adolescenziale non fosse una semplice crisi?

Stefano Vicari lancia un allarme chiamandoci alla presa in carico di un problema: gli accessi al pronto soccorso ci parlano di una generazione di bambini e adolescenti che, come mai in passato e già prima del Covid, sta manifestando un grave malessere psichico che sfocia con crescente frequenza in atti violenti contro se stessi o contro gli altri, crisi depressive, isolamento, ansie, dipendenze e disturbi alimentari di vario genere. Un malessere che spesso non si supera con l’età, ma anzi rischia di esacerbarsi e cronicizzarsi, degenerando in vere e proprie malattie psichiatriche, che fanno la differenza tra vite aperte al futuro e vite “interrotte”.

Pietro Scurti  
Internet Addiction Disorder. Social, emozioni e identità alternative (Franco Angeli, 2024)

Cosa si intende per Internet Addiction Disorder (IAD)? Esistono caratteristiche di personalità e modalità relazionali che maggiormente espongono, o viceversa proteggono, dallo sviluppare dipendenza dalla Rete? Quali tipologie di adolescenti e adulti arrivano a configurarsi come "social network addicted"? In che modo si correlano la dipendenza affettiva e quella da Internet? A questi e altri interrogativi prova a rispondere questo libro attraverso un lavoro critico che vuole stimolare il clinico delle dipendenze verso la strutturazione di programmi di prevenzione e di intervento, che abbiano un reale impatto terapeutico sul fenomeno complesso delle dipendenze da Internet. 


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